In quel momento l’orso era nel bosco, e quando tornò a casa vide la bambina e ne fu compiaciuto. Orso decise che Masha sarebbe diventata la sua domestica, e le disse che non sarebbe tornata al villaggio. Masha non voleva fare le faccende domestiche e si disperò, però non poteva che fare quello che le diceva lui. Quando L’orso andava nel bosco la chiudeva dentro casa e le ordinava di non uscire, dicendole che se avesse provato a scappare lui avrebbe seguito le sue tracce e l’avrebbe mangiata. Nonostante ciò Masha non smetteva di pensare a come avrebbe potuto fuggire, ma purtroppo non conosceva la strada di casa e in quella parte di bosco non c’era nessuno a cui chiedere. A forza di pensare, riusci a trovare una soluzione. Quando Orso tornò a casa quel giorno, lei gli chiese se avesse potuto portare qualcosa da mangiare ai suoi nonni. Lui disse che non l’avrebbe fatta uscire, ma Orso, che in fondo era di animo buono, le disse che avrebbe potuto mettere quello che voleva dare ai nonni in un cesto e gliel’avrebbe portato lui. Masha sapeva che Orso le avrebbe risposto così, allora preparò dei pasticcini, li mise in un cesto e li diede ad orso, dicendogli però di non aprirlo e di non mangiare i dolcetti perché lei si sarebbe messa sulla cima della betulla più alta e l’avrebbe visto.

Orso promise che non l’avrebbe fatto. Prima di andare, Masha chiese ad Orso di controllare che fuori non piovesse perché non voleva che i pasticcini si bagnassero e . mentre lui controllava, lei si nascose dentro il cesto mettendosi il piatto con i dolcetti sopra la testa. Quando Orso tomo dentro non fece caso all’assenza della bambina, così prese la cesta e si mise in cammino. Dopo un po’ che camminava, però, avverti una gran fame, e decise di fermarsi per mangiare un pasticcino. Ma senti la voce della bambina che gridava: “Ti ho visto, ti ho visto! Lascia stare i pasticcini e portali al villaggio ai miei nonnini!”. Orso la cercò con lo sguardo attraverso gli alberi ma non la vide, e penso che doveva avere una vista di falco se la bambina riusciva a vedere lui ma Orso non riusciva a vedere lei, così riprese a camminare.

Dopo un altro po’ si senti nuovamente affamato e si fermò in un altro posto per mangiarsi un dolcetto. Ma senti di nuovo Masha che gli urlava: “Ti ho visto, ti ho visto! Lascia stare i pasticcini e portali al villaggio ai miei nonnini!”. Orso pensò che Masha doveva aver scelto una betulla altissima per vederlo fin là.
Dopo aver percorso ancora altra strada arrivò finalmente al villaggio e trovò la casa dei nonni. Bussò con la sua zampa enorme dicendo di aprire, che portava i dolcetti della nipotina. Ma i cani del villaggio lo avevano fiutato, e lo attaccarono ringhiando. Orso si spaventò e posò il cestino in terra per poi scappare nel bosco senza voltarsi indietro. Quando furono sicuri che fosse andato via, i nonni uscirono e portarono il cestino dentro casa, chiedendosi cosa gli avesse mandato la loro nipotina. Appena aprirono la cesta non riuscirono a credere ai loro occhi: dentro la cesta c’era Masha sana e salva, e sazia dopo aver mangiato tutti i dolcetti durante il tragitto. I nonni l’abbracciarono sollevati. e non smisero mai di complimentarsi con Masha per la sua intelligenza e astuzia. Cosi Masha era finalmente tornata a casa dai suoi nonnini.
Questa è la vera fiaba russa dalla quale è ispirato il famosissimo cartone animato. Ve lo sareste mai immaginati che dietro a un programma televisivo così popolare e conosciuto ci fosse in realtà una fiaba conosciuta da tutti i bambini russi. proprio come fossero per noi le favole di Esopo?
Ovviamente di questa fiaba ne esistono parecchie versioni diverse, come succede anche per le nostre fiabe (basti anche solo pensare a quante versioni diverse ci sono della fiaba di Cenerentola o della favola di Pinocchio). Noi con questa versione abbiamo cercato di essere più fedeli possibili all’originale. Questa è una fiaba che prima conoscevano solo i bambini russi, ma adesso grazie al cartone animato anche noi conosciamo il simpatico personaggio di Masha e delle sue “avventure”
Questa è la seconda parte della fiaba, per la prima parte guardare l’articolo pubblicato da Angela Soddu.
Tutte le foto presenti nell’articolo sono state prese da Pinterest
Articolo redatto da: Alessia Frongia e Angela Soddu