Tutti quanti conosciamo “Masha e Orso”, il famoso cartone animato della bambina dispettosa che dà sempre fastidio al paziente orso il quale, anziché sbranarla, la accontenta in tutto quello che lei gli chiede. Chi di noi non l’ha visto almeno una volta? Ma sapevate che quella di “Masha e Orso” è una vera fiaba conosciuta da tutti i bambini russi? Proprio così! Il cartone animato che tutti conosciamo è in realtà ispirato da una fiaba molto popolare in Russia. Viene raccontata ai bambini di ogni età, e non c’è ragazzo che non la conosca fin da piccolo. La fiaba originale si chiama “Masha i medved” ( маша и медведь ), che letteralmente in italiano significa proprio “Masha e orso”.

La fiaba russa narra di una bambina, Masha, che viveva in un villaggio insieme ai suoi nonni. Un giorno le sue amichette le chiesero se Masha potesse andare con loro nel bosco a raccogliere funghi e bacche. Lei subito chiese il permesso ai nonni, che le dissero che poteva andare ma solo a condizione che non si allontanasse mai dalle sue amiche, perchè il bosco era pieno di pericoli e di insidie e avrebbe rischiato di perdersi. Così Masha, con le raccomandazioni dei nonni che le entrarono da un orecchio e le uscirono dall’altro, prese un cestino e raggiunse le sue amiche. Tutte insieme entrarono nel bosco e iniziarono a raccogliere tutte le bacche e tutti i funghi che trovavano. Ma Masha, passando di cespuglio in cespuglio, di pianta in pianta, continuando a camminare concentrata nella sua ricerca, non si accorse che si era allontanata troppo. Quando alzò la testa e si girò vide che dietro di lei non c’era più nessuno, che le sue amichette erano sparite. Così cominciò a chiamarle a gran voce, a urlare i loro nomi, ma nessuna rispose. Allora si mise a camminare per raggiungerle, ma aveva perso il senso dell’orientamento e stava andando nella direzione sbagliata, e anziché avvicinarsi al villaggio si allontanava sempre di più senza neanche accorgersene. Ormai si era persa. Continuando a camminare arrivò nella parte più sperduta e buia del bosco. I rami e la sterpaglia erano così fitti e impenetrabili che Masha a malapena riusciva ad andare avanti. Alla fine raggiunse una casetta in legno nel bel mezzo del bosco. Masha decise di avvicinarsi e bussare, ma non rispose nessuno. Così decise di provare a spingere la porta, che si spalancò senza fatica, ed entrò per vedere se al suo interno ci abitasse qualcuno. Al suo interno Masha non vi trovò nessuno, allora decise di mettersi seduta su una panca che dava sul davanzale della finestra e aspettare che qualcuno arrivasse, e nel mentre si chiedeva chi mai potesse vivere in una piccola casetta di legno, immersa nel bosco, lontana da tutto e tutti, e dove potesse essere in questo momento. Quello che Masha non sapeva, però, era che quella casetta in mezzo al bosco era la dimora di un enorme orso…

Per la parte 2 della fiaba guardare l’articolo pubblicato da Alessia Frongia.
Tutte le foto presenti nell’articolo sono state prese da Pinterest.
Articolo redatto da: Angela Soddu e Alessia Frongia.