Primo uomo nello spazio
I primi testimoni di quello che fu il primo atterraggio di un astronauta dallo spazio furono una madre e una figlia, certamente incredule ed attonite. Jurij Gagarin, nel 12 Aprile 1961, atterrò dopo un viaggio nello spazio in una fattoria nel sud ovest della Russia, e rischiò di annegare nel fiume Volga. Le prime parole uscite dalla sua bocca furono: «Sono sovietico, sono volato nel cosmo, devo telefonare a Mosca», le disse armeggiando con il paracadute, un po’ per rincuorare gli abitanti che risiedevano nelle vicinanze che non vedevano altro che bestiame, ma anche per rincuorare sé stesso, dato che negli ultimi cento chilometri di discesa verso terra se la era vista brutta. La fine di quel primo volo umano nello spazio cambiò le carte in tavola e diede l’avvio all’era della “conquista umana” dello spazio, come si diceva allora in modo piuttosto aggressivo rispetto agli standard attuali. Ci sono diverse ipotesi riguardo l’atterraggio di Gagarin: la versione definitiva si seppe infatti nei suoi particolari solo nel 1991, dato che i sovietici di allora, nella loro versione, sostennero per 30 anni che era stata la navicella, Vostok 1, a toccare il suolo, con dentro l’astronauta, probabilmente perché temevano di perdere l’omologazione di questo eccezionale record. Ma non fu così, ecco la seconda ipotesi: la navicella si stava avvicinando al suolo troppo velocemente e il prode Gagarin si era fatto espellere dalla sua gabbia cosmica per percorrere l’ultimo tratto,7.000 metri, grazie a un tradizionale ma confortevole paracadute. Il volo era iniziato alle 9:07 di mattina, ora di Mosca, con partenza dalla base, allora segreta, nell’attuale Kazakhstan e terminò appena dopo un’ora e 48 minuti.
L’orbita percorsa, diversa da quella prevista, lo portò fra i 175 ed i 302 chilometri dal suolo a una velocità di oltre 27.000 chilometri ora, prestazione incredibile per il tempo. Fu l’inventore non solo della famosa frase «Non ho visto nessun Dio nel cielo»(nonostante si dica che lui fosse credente e a malincuore dovette dire quella frase) ,ma disse anche riferendosi al nostro pianeta «azzurro, ma poi lo spazio è nero».
Ci furono diversi problemi all’interno della navicella mai rivelati prima. Nel corso delle ore precedenti la partenza, gli ingegneri sovietici furono occupati a risolvere diversi problemi. Quando fecero entrare Gagarin dentro alla capsula e chiusero il portello dietro di lui, venne fuori che non c’era il contatto radio e la cabina non si chiudeva ermeticamente. Era impossibile effettuare il lancio in tali condizioni. In fretta svitarono il portello, ma per fortuna il guasto si rivelò facilmente riparabile. Durante il decollo si persero nuovamente i contatti con la navicella, cercavano di comunicare ma nell’audio si sentiva solo un ronzio. Anche in fase di atterraggio non mancarono i problemi. La pressione del razzo retrogrado iniziò ad abbassarsi vertiginosamente. La navicella spaziale si mise a vibrare, il rumore oltre il rivestimento di bordo diventava sempre più forte.. Dopo lo spegnimento del retrorazzo avrebbe dovuto verificarsi il distacco del modulo di discesa dal modulo della strumentazione. Ma questo non avvenne.
La navicella girava come una trottola, lanciata dalla mano di un monello. La velocità di rotazione era di circa 30 gradi al secondo. Gagarin fece appena in tempo a proteggersi dai raggi solari che entravano dall’oblò. Soltanto dopo dieci interminabili e terribili minuti, si sentì uno scatto e il modulo di discesa si staccò finalmente dal modulo della strumentazione. Prima di Gagarin ci fu il satellite Sputnik, una palla di acciaio che solamente emanò per ore e ore un bip bip dallo spazio, segnalando però che i razzi vettori sovietici potevano portare micidiali atomiche in tutto il globo in poche decine di minuti. Poi la Luna, il viaggio verso l’altra faccia, che anche sollevò meraviglia, i viaggi spaziali dei cani Laika, che non tornò, e Belka e Strelka che fecero ben 18 orbite nel1960. Gagarin poi aprì la strada a Valentina Tereškova, la prima donna mai andata nello spazio nel 1963.

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