Il mondo slavo è diverso dal nostro per cultura, tradizioni, costumi e superstizioni solo apparentemente, come vedremo in questo articolo.

Sicuramente, crescere in un ambiente ricco di superstizioni fa sì che anche le generazioni future continuino a coltivare queste credenze. Infatti, secondo diversi studi e statistiche condotte dal Centro Levada nel 2017, il 55% della popolazione crede ancora nelle superstizioni, mentre il resto non molto. Alcuni ritengono che la religione sia la causa di queste scaramanzie e secondo un altro sondaggio realizzato sempre da questo Centro, gli ortodossi sono più propensi a credere nei fenomeni irrazionali mentre gli atei non credono né nell’esistenza di Dio né nel concetto di vita eterna e di conseguenza sono meno superstiziosi. Conoscere queste credenze sarebbe utile per evitare di fare brutte figure, anche se si tratterebbe di gesti innocenti e non fatti di proposito.

Per esempio, non si regala mai ad una ragazza un numero pari di fiori perché il numero pari rappresenta la morte e pertanto può essere regalato solo ai defunti. Non bisogna mai darsi la mano davanti alla porta di casa, non bisogna mai fischiare, non si passa per strada quando si vede un gatto nero, non bisogna leccare il cibo da un coltello e non si può rovesciare il sale perché sono tutti gesti di male auspicio.

Un’altra curiosa superstizione invece “impone” di sedersi prima di partire per un viaggio in modo tale da poter fare mente locale di quello che si sta portando o magari ci si sta dimenticando. Come in alcuni paesi della Sardegna, rompere tazze o piatti di vetro porta fortuna. Invece, vantarsi di un successo futuro porta sfortuna perché è importante essere e rimanere umili, “Цыплят по осени считают” che tradotto in italiano significa “i pulcini si contano in autunno”. Questo proverbio viene tradizione degli allevatori di contare i pulcini in autunno, visto che non tutti quelli nati in estate arrivano fino ad ottobre. Viene appunto utilizzato per dire che non si è sicuri del buon esito di un progetto che stiamo portando avanti oppure per dire a qualcuno di non vantarsi di risultati che non ha ancora ottenuto, un po’ come il nostro “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Se ti prude l’occhio destro vuol dire che qualcosa di felice ti starà per accadere.

Non ci crederete, ma anche i soldati sovietici avevano quattro superstizioni che li proteggevano durante la Seconda guerra mondiale. Per prima cosa, non ci si radeva mai la barba prima di un combattimento, ma solamente il giorno prima della missione, perché portava sfortuna e poteva essere un brutto segno. Inoltre, ogni soldato possedeva uno o più amuleti che custodiva con grande cura e che non dovevano essere visti dagli altri soldati perché potevano perdere le loro proprietà magiche. Ad esempio, qualcuno indossava la stessa uniforme, altri conservavano portasigarette, orologi e icone come portafortuna. La terza scaramanzia è legata ai numeri. I piloti credevano nella magia dei numeri e addirittura ne temevano alcuni. I numeri 3, 4, 33 e 44 portavano sfortuna: quindi quei voli erano considerati più rischiosi.

Infine, la quarta scaramanzia, si riferisce al fatto che i piloti credevano fosse possibile ingannare la morte. Come? alcuni di loro scambiavano i loro oggetti personali (capi d’abbigliamento, gingilli) con quelli degli altri colleghi, con la speranza di tornare alla base vivi. 

Spero che questo articolo vi sia stato d’aiuto per poter scoprire un piccolo aspetto di questo mondo ancora sconosciuto a molti e vi abbia incuriosito. In realtà queste credenze non sono poi così tanto assurde o lontane dalle nostre. Ma, in verità sono proprio le peculiarità di ogni popolo che possono aiutarci a comprendere il suo modo di essere e di fare. 

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